Giovedì 23 ottobre è stato un giorno speciale per gli alunni della Scuola primaria “G. Longo” di Grancona. Hanno avuto infatti la possibilità di incontrare nell’aula magna dell’Istituto il Dottor Mocellin, esperto di LIS (Lingua Italiana dei Segni). Scopo di quest’esperienza è stato quello di far conoscere a tutta la scuola l’esistenza di questa lingua, utilizzata dalle persone sorde e da chi interagisce con loro.
Come far capire ai bambini un tema così importante? Mocellin ha esordito stupendo gli alunni con una conversazione di qualche minuto tutta in lingua LIS, lasciando i ragazzi meravigliati e un po’ estraniati. Era proprio quello il suo intento, far capire che esistono diversi tipi di linguaggio e che, oltre alle lingue parlate, c’è anche la lingua dei segni.
Mocellin, partendo dalla propria esperienza di vita, ha spiegato che le persone sorde non sono deficitarie o mancanti in qualcosa, ma semplicemente sono diverse e hanno particolari abilità: comunicano utilizzando un linguaggio diverso da quello parlato, fatto di segni, ognuno con un proprio significato. L’esperto ha poi spiegato che non esiste un solo linguaggio dei segni, ma che questi variano di regione in regione, di paese in paese, racchiudendo anche la cultura e le tradizioni di un popolo, così come accade per i dialetti nelle lingue parlate.
Anche gli alunni hanno portato il loro contributo interagendo con l’esperto che li stimolava facendo loro domande e chiedendo loro di immedesimarsi in alcune situazioni.
L’incontro è stato un momento di arricchimento personale per tutti e un’occasione per parlare di disabilità, in particolare della sordità. Esperienze come questa fanno sì che la scuola non sia solo il luogo dell’insegnamento-apprendimento, ma anche il luogo in cui ci si confronta con la diversità e si sperimentano buone pratiche volte all’inclusione di tutti.

ESPERTO LIS